La quantità di luce solare che irradia la Terra in un’ora fornisce più energia di quanto il mondo intero consuma in un anno. La perdita per mancata captazione solare in Europa è stimata in 100 milioni di Euro al giorno.
Il sole sarà il nostro vero futuro energetico. I classici pannelli fotovoltaici sono una soluzione, ma non basta. Bisogna sfruttare le superfici verticali degli edifici inserendo il BIPV ( Building Integrated Photovoltaic ), la nuova generazione di rivestimento fotovoltaico integrato. Il BIPV aggiunge valore estetico all’architettura e restituisce dignità agli edifici e al tessuto urbano, fornendo al contempo grandi quantità di energia pulita e contribuendo alla salvaguardia del nostro pianeta.
Le attuali tematiche sempre più stringenti inerenti al collasso climatico pongono l’uomo al centro di un’evoluzione creativa, costruttiva e sostenibile che prevede una mutazione radicale dei significati e la ricodifica del senso della realtà.
Un mondo nuovo richiede scelte coraggiose, visione e condivisione. Un singolo gesto non ha il potere di condurre cambiamenti epocali. Ma quel singolo gesto, moltiplicato per milioni di individui, può davvero cambiare lo status quo delle cose, come la storia ci insegna.
Se possiamo immaginarlo, questo “mondo futuro”, allora possiamo crearlo.
SPOM nasce da due considerazioni:
1. «L’Italia è sempre più un paese per vecchi». Lo affermava l’Eurostat nel 2022, e non a caso. Il nostro Paese occupa il primo posto in Europa per tasso di anzianità della popolazione (Fonte: AGI).
Paradossalmente, però, la terza età viene spesso poco considerata e le iniziative di inclusività per gli anziani sono rare.
Le nostre città sono invase da monopattini elettrici, – spesso abbandonati ovunque con conseguente caos e inquinamento urbano – comodi e divertenti per i più giovani ma impraticabili per tutti quegli anziani che costituiscono gran parte del tessuto della popolazione.
2. «La mobilità può essere resa sostenibile dalla diffusione delle automobili elettriche». Falso.
Le auto elettriche salvaguardano l’ambiente perché non emettono Co2 durante il movimento, questo è vero. Ma inquinano per ricaricarsi. La rete elettrica a cui attingono, infatti, è generata da fonti fossili che sono, per loro natura, climalteranti.
A conti fatti quindi non un grande passo avanti rispetto alle auto a combustione.
SPOM nasce per offrire una soluzione a queste due tematiche di interesse sociale e oggi più che mai attuali.
Gli anziani hanno bisogno di mezzi comodi e sicuri per i loro brevi spostamenti quotidiani. Tricicli e scooter elettrici a tre ruote costituiscono un’ottima risposta per restituire alla terza età quell’essenziale senso di libertà e autonomia che consenta loro di condurre vite serene e prive di limitazioni.
Tuttavia, se questi veicoli avessero bisogno della rete elettrica per ricaricarsi, ricadremmo nello stesso circolo vizioso delle automobili.
In questo caso la rivoluzione prende il nome di BIPV (Building Integrated Photovoltaic), innovative celle solari che, con una vasta gamma di colori e texture, possono mimetizzarsi anche sulle pareti verticali degli edifici, per ridurre al minimo l’impatto architettonico.
Da qui nascono i box ecoZone, leggere strutture vetrate e specchiate (e dotate di BIPV) che custodiscono i veicoli per la micro-mobilità elettrica destinata alla terza età.
Tutti i comuni che aderiranno al progetto faranno parte dell’iniziativa Città per la Terza Età, per rendere città e paesi più sostenibili e più inclusivi, soprattutto per anziani e soggetti fragili.
Così facendo si potrà creare una rete di micro-mobilità elettrica per agevolare gli spostamenti di tutti i cittadini. Rendendo le nostre città meno rumorose, meno inquinate, con più spazio per parcheggiare e, quindi, meno stressanti.
Città per la Terza Età è una iniziativa di interesse sociale e ambientale promossa da ASSVEPA, patrocinata da Istituzioni e Università, ed è frutto della collaborazione di un pool di aziende pugliesi. Un progetto quindi made in Italy.
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