Negli ultimi anni, secondo l’Istat, sono aumentati i casi di incidenti mortali domestici che hanno coinvolto minorenni o bambini caduti dai balconi.
Qualche anno fa a Napoli morirono tre persone. Prima una ragazzina di 10 anni, caduta per disgrazia dal sesto piano e poi anche la madre e la sorellina, quando la donna – di fronte della tragedia che si era appena consumata – si lanciò dal balcone della propria abitazione, trascinando con sé anche la bimba più piccola.
A Zingonia, nel bergamasco, un altro mortale evento: un bambino di 10 anni cade dal balcone mentre si trovava in casa con il padre, che non si sarebbe accorto di nulla. Dopo essere caduto, il piccolo è finito su un balcone del primo piano ed è deceduto sul colpo.
A Ponte Gardena (BZ) un piccolo di 14 mesi è deceduto alcune ore dopo essere precipitato dal balcone della sua abitazione al secondo piano di un condominio. Trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Bolzano il bambino è morto a causa delle gravi ferite.
Cade dal balcone di una villetta a Baia Verde, Castel Volturno, una bimba di 10 anni, sporgendosi dal balcone, perde l’equilibrio e precipita nel vuoto schiantandosi al suolo dopo un volo di diversi metri, rimanendo miracolosamente solo ferita.
Dal secondo piano di una villetta nella frazione “Santo Stefano” di Lappano, piccolo centro della provincia di Cosenza, una ragazzina di 11 anni cade del balcone. I medici dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma dove la piccola era stata ricoverata ne dichiarano la “morte cerebrale”.
Un altro drammatico incidente è accaduto a Sassari. Una bimba di due anni e mezzo, cade dal balcone di casa è precipita al suolo dal secondo piano, dopo essere salita su uno sgabello ed essersi sporta troppo dalla ringhiera del balcone.
Un bambino di 3 anni muore precipita dal balcone di casa sua a Fagnano Olona (Varese). Il piccolo, di origini marocchine, è deceduto sul colpo dopo un volo dal quarto piano di una palazzina dove viveva con i genitori.
Nel maggio del 2020 in via Landriani a Guanzate (CO), un bambino di dieci anni di età è caduto dal balcone di casa sua, precipitando da un’altezza di cinque metri e finendo pesantemente a terra.
Un’altra tragedia in Abruzzo a Martinsicuro vicino Teramo, l’11 giugno 2021, intorno alle ore 22, un bimbo di un anno muore dopo essere caduto dal balcone di un’abitazione nella zona nord del paese.
A luglio 2021 a Lecce, sempre una ragazzina di dieci anni precipita dal balcone della sua abitazione al secondo piano. La piccola, per fortuna riporta solo alcune fratture.
Nello stesso mese un bambino di 2 anni, attorno alle 8.30, a Limbiate, (Monza-Brianza) è precipitato dal balcone di casa, al secondo piano di una palazzina in centro città.
Nel mese di settembre ancora a Napoli un bambino di tre anni precipita da un balcone e muore. La tragedia è avvenuta in via Giuseppe Piazzi, una traversa di via Foria, non lontano dagli uffici del giudice di pace.
Il 2 ottobre, 2021 un altro bambino di tre anni cade dal balcone di una villetta di Cavaglià nel torinese;
Sempre ad ottobre di quest’anno, un bambino di 5 anni entra in coma dopo essere caduto dalla finestra di una abitazione al secondo piano di un palazzo in pieno centro di Lerici a Como.
L’elenco è tragico e lunghissimo ma il rischio continua ad essere sottovalutato. Eppure nelle case italiane si verificano ogni anno oltre tre milioni di infortuni, e il 4,5% ha come vittima un bambino sotto i 5 anni. Questi sono i dati più recenti forniti dall’Istat che sottolinea poi come l’incidente domestico rappresenti la seconda causa di morte in età pediatrica.
Basterebbe maggiore prevenzione per evitare molti di questi incidenti, quasi sempre drammatici, che coinvolgono i più piccini in pericolose cadute, purtroppo spesso mortali.
A cominciare dalla messa in sicurezza dei balconi aperti che sono causa della maggior parte degli incidenti infantili, proteggendoli ad esempio con sistemi vepa dotati di blocco di sicurezza per l’apertura e la chiusura delle antine di vetro.
Oltre ad altri accorgimenti – e un po’ di buon senso – come posizionare cancelletti in casa per rendere inaccessibili le scale; rialzare parapetti e ringhiere di poggioli o terrazzi; munire le finestre di sistemi di chiusura sicuri e soprattutto non lasciare sedie, sgabelli o altri mobiletti che il bambino possa utilizzare come gradini.